Un’alimentazione mirata all’agonistica o allo sport in generale, nonché alla vita sedentaria, sembra creare discordie tra gli addetti ai lavori, i quali, seguendo ognuno la propria tesi, pianificano programmi alimentari in base a differenti ideologie.
La ripartizione dei nutrienti sembra, ancora oggi, un mistero, almeno per tutte quelle persone che si affidano a percentuali ben precise di carboidrati, proteine, e grassi indifferentemente dalla loro composizione corporea e dal tipo di consumo energetico del proprio corpo.
Le proposte sul mercato sono vaste e tutte hanno una valenza più o meno scientifica.
Ci sono i sostenitori della classica “Piramide Alimentare“.
La questione di fondo è ben precisa ed è la seguente: una percentuale fissa di nutrienti, anche variando la quota calorica da soggetto a soggetto, può andare sempre bene?
E’ come dire che le misure 90-60-90 sono perfette per qualsiasi donna, indipendentemente dalla sua altezza!
Analizziamo insieme tale questione: se ci troviamo davanti una donna tipo Manuela Arcuri, alta 175 cm con corporatura normolinea, le misure di cui sopra saranno sicuramente (almeno per la maggioranza delle persone) a dir poco perfette.
Fortunatamente le donne non sono tutte uguali, quindi potremmo essere in presenza di una signorina alta 150 cm con corporatura brevilinea, la quale, con le circonferenze sopra elencate, risulterebbe un po’ “rotonda”.
Stesso discorso vale per una donna alta 190 cm che con quelle misure potrebbe sembrare eccessivamente magra.
Sicuramente qualcuno starà pensando che le misure 90-60-90 siano indicate per la donna nella “media”, ma se questo è vero quali sono i parametri delle circonferenze in altre donne nella “non media”?
Da qui nasce la necessità di trovare misure diverse per corpi diversi.
Può sembrare che le misure delle circonferenze femminili non abbiano valenza con le calorie, ma il concetto è analogo – e lo si può applicare alle distribuzioni percentuali dei nutrienti all’interno di un’alimentazione, in quanto non tutti i soggetti sono dei builder, ma nemmeno tutti scrittori di romanzi…
Potremmo comunque trovare, sempre, uno scrittore che al tempo stesso è un builder.
Con questo intendo dire che ogni individuo ha esigenze energetiche diverse.
La pianificazione di un programma alimentare personalizzato non è per niente facile e tanto meno pratica.
Essa richiede una dose di informazioni dettagliate del soggetto e un’anamnesi accurata della persona.
Solo in questo modo si potrà stabilire una quota calorica quanto più vicina possibile alle reali esigenze dell’individuo in esame.
Le linee da seguire sono concatenate, in quanto i dati di una linea serviranno per le analisi delle altre.
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